martedì 7 marzo 2017

La ricetta del Riso Nero come lo faceva mia nonna




4 l di acqua
500 g. di riso
500 g. di zucchero
500 g. di mandorle
5 bustine di vaniglia
cannella a piacere
500 g. di cioccolata di cui : 250 g. cacao amaro e 250 g. di cioccolata fondente.

PREPARAZIONE:

Tostare bene le mandorle (prestando attenzione a non bruciarle), attendere che si raffreddino ed eliminare tutte le pellicine (basta sfregarle bene tra le mani) , ridurle in poltiglia finchè non sarà visibile l'olio.

Mettere sul fuoco l'acqua e inserire tutti gli ingredienti ad esclusione del riso.
Quando l'acqua sarà ben calda mettere il riso e mescolare ripetutamente fino a completa cottura .
Se avete mescolato bene e di continuo il composto risulterà perfettamente cremoso , se volete il riso più al dente utilizzare un po meno acqua.

Ricomincio da me

2017

Sono anni che ho abbandonato questo Blog che viene da Splinder. Quando passai gli articoli un errore html mi fuse tutte le parole...Da allora, quando ho avuto un po di tempo, ho fatto qualche sistemazione.
Perciò non voletemene se i vecchi articoli sono pieni zeppi di refusi ed errori vari, piuttosto che fare un blog nuovo ho deciso di riaprire questo...con gli errori e con la sua storia.
Mancano tutti i commenti che erano copiosi su Splinder ma quelli era proprio impossibile portarli.
Ci tengo a precisare che quando iniziai a scrivere lo facevo in modo provocatorio solo per stimolare il lettore per cui ci sono alcuni post che solo per il contenuto andrebbero cancellati...Ma la storia è storia ho deciso di lasciare anche quelli. Da adesso tratterò qualche tema politico o di interesse, qualche ricetta e, la mia passione dai miei 11 anni ,i videogames.

UN FRIZZO , UN LAZZO, UN GESTO ISTRIONICO



Sono appena ritornato da Viterbo.
Il motivo del mio viaggio…è una cosa mia e soltanto mia…vi basti sapere che sono partito con un pandino JTD 1300 il quale (ORA LO SO) arriva a200 km all’ora…in discesa…ma ci arriva.Se mi ha preso l’autovelox per premio mi sa che mi mandano una coppa con gigantografia...Don Chisciotte è partito con quello che al tempo credeva un suo fido scudiero alle 10.30 del mattino del 22 corrente mese.
Partenza fantozziana se si considera che dopo aver preso il caffè con Nicola (per gli amici Nik 320)
Al mitico bar Maximilian…appena giunti in autostrada ci siamo fatti 55minuti di fila causa incidente nella Barcellona Messina.. 40 minuti di bordello ai traghetti e appena giunti sulla Salerno-RC un altro
incidente che ci ha bloccati per altri 40 minuti.
il mio accompagnatore  (detto “il Selvaggio” ) con la sua flemma da LORDu  inglese mi faceva
notare che: UNNI MI METTU METTU, L’ACQUA E’ SEMPRI SALATA..
Dopo avermi istruito per tutto il viaggio…intimandomi di parlare solo italiano e non in siciliano finquando, arrivato al primo AGIP, notava due splendide pulzelle e con fare fine e disinvolto, dimenticando quello che aveva detto a me prima esclamò:  <<MINKIA CHE PEZZI DI PAFFIO…>>e io di rimando : <<cosa????>>E lui:< NDRIA….intendevo…MINKIA DI LAMI I RAKKIU… > a quel punto avevo capito cosa intendeva….e io pensai….ma non ero io che parlavo siciliano?Comunque…mangiammo 2 panini con la cotoletta e ci bevemmo 2 litri di coca cola e ripartimmo.All’urlo di YOU AND AGIP….Un viaggio monotono…dato che all’andata ho impedito al Selvaggio di toccare lo sterzo. Andavo in automatico.. da 170 Km orari in su….con sorpresa di un BMW X5 che non è riuscito a distanziarci.Nonostante le velocità raggiunte il viaggio complessivo tra soste e imprevisti è stato di circa 10 ore.
Giunti a Viterbo…notiamo un ridente albergo di fronte al tribunale….entro e chiedo una camera: RIFIUTO…ero con SAVERIO e mi volevano dare una matrimoniale de-luxe .
Inkazzato come una iena riprendo il Pandino ed entro nelle mura della città, dove una ridente cameriera, mi dice che all’interno delle mura non ci sono alberghi.
Sempre piu’ inkazzato salgo fino alla piazza centrale…e fermo tre ragazze mooolto carine, le quali mi fanno cenno che se TRE STELLE mi bastano c’è l’alberghetto il “LEON D’ORO” a 50 metri.
Comunque….riusciamo a trovare una doppia .
Il tempo di una doccia e siamo fuori in una splendida cittadina medievale.Con nostro stupore gli autoctoni del posto si vestono come ci vestivamo noi 5 anni fa…magliettine estive a righe…pantaloni maschili a Finocchietto…insomma noi eravamo alla Nino Dangelo (nu jeans e na maglietta) e sembravamo vestiti a festa a confronto.
Andiamo a mangiare in una trattoria un piatto di antipasto tipico e gli spaghetti alla matriciana.Ci danno anche un lt di vino che era acqua…deduco vino dei castelli…Al mio Urlo….< OSTE portace l’artro vino!!!!> Saverio mi faceva notare che se voleva morire avvelenato avrebbe scelto volentieri arsenico o stricnina..perciò mi feci portare due amari AVERNA e poi via…per nuove avventure.
Sul piu’ bello della nostra passeggiata…una macchina con 4 ragazze mi affianca esce fuori un TROIONE di proporzioni bibliche e mi fa : < A BELLOOOOO!!!!> …stupito e sconvolto da tale affermazione …guardo Saverio che nel frattempo era piegato in due… la fauna locale è molto aggressiva da quelle parti…e lui mi fa:<compare non è da te essere così freddo…non so UN FRIZZO,UN LAZZO, UN GESTO ISTRIONICO>.Il problema è che ero senza parole…solitamente sono io che urlo < A bellaaa!!!>.Dopo aver girato per mezza serata ci fermiamo in un localino che si chiama SHU…diciamo in due parole….Se non avevo altri caxxi …quella che TI RIMORCHIA la becchi sicuro….motivo per cui il Selvaggio mi strappava l’insana promessa di scendere a Viterbo 3 o 4 giorni in vacanza.
Ci coricammo verso le 3 del mattino e alle 5.30 io ero già in movimento…doccia Abito bianco che parevo l’uomo del monte e via …a fare quello che dovevo fare.Con mio sommo stupore incontravo IL BAFFONE del Maurizio Costanzo …direi…incontri ravvicinati…che un uomo può benissimo evitare per TUTTA LA VITA…se saliva Nik sicuramente sbatteva contro qualche valletta….io NO!!!! Contro il BAFFONE….ma porc….
Finito quello che dovevo fare mi accingevo con altri amici…che erano all’Hotel Viterbo ad andare a un ristorantino niente male…comunque mangiato bene e abbondante e poi causa matrimonio della figlioccia di mia madre mi sono rimesso sul pandino a 170 con rotta verso la Sicilia.Niente di particolare…il ritorno monotono come l’andata…solo che a metà strada i miei occhi hanno ceduto e ho fatto guidare il Selvaggio…è stato quando ho effettuato un cambio di corsia a 5 cm da un pilastro di cemento che ho deciso di dare il mezzo in mano al Selvaggio…il quale messa la benda sull’occhio e il cappello di capitano…sorridendo col suo dente d’oro…mi diceva con tono rassicurante :< CUMPA’ ORA CI PENSO IO>. quando sono arrivato a Messina erano le 4 :30 del mattino…Chiedevo a Saverio di rifarmi guidare e alle 4.50 ero già a casa mia…una doccia una semidormita e poi IL MATRIMONIO (ma questo non ve lo racconto).