mercoledì 4 luglio 2012


Ass.Pe.93 MessinaDa Circa 2 mesi si è concluso il corso  di formazione della Camera minorile  Ass.Pe.’93  che insieme al : Consiglio dell’Ordine Degli Avvocati di Messina , la Questura di Messina  , la Capitaneria di porto di Messina e l’Ussm di Messina   si è occupata di formare e aggiornare gli Avvocati  interessati sul Diritto Penale Minorile e la situazione particolarissima dei MINORI e STRANIERI.
Il percorso che è stato affrontato  sotto la sapiente moderazione dell’Avv. Antonio Centorrino , presidente dell’Ass.Pe.’93  e ha posto 2 problematiche principali:
1)      Quella umana
2)      Quella giuridica
Inizierò a parlare della parte  “umana”perché a mio parere a parte le leggi che noi ben conosciamo e rispettiamo esistono delle leggi naturali e inviolabili come ad esempio il rispetto della vita e il dare soccorso a chi ne ha realmente bisogno.Il problema principale che è stato trattato è stato quello dell’immigrazione clandestina e delle conseguenze giuridiche e sociali che lo straniero sopporta.
Pochi sanno in quali condizioni lo straniero si avventura verso le coste taliane , quanti arrivano vivi e quanti invece ne ha inghiottiti e ne inghiottirà il mare.
Le condizioni di viaggio AL LIMITE DEL SOPPORTABILE, uomini seduti su barconi e immobili per evitare di cadere in mare , molto spesso costretti a  farsi persino i bisogni addosso.
Le donne, a centro barca , mentre agli uomini vengono assegnati i posti in base alla nazionalità (anche tra loro esiste una forma di razzismo).
E’ chiaro come effettuare un semplice  “respingimento”ad un barcone simile …equivale a condannare a MORTE tutti i passeggeri che già versano in pietose condizioni e sono immobili da giorni su una barca precaria (gommoni, barcacce in legno… ma sempre… bagnarole insicure, senza cibo o acqua).Tutto questo è sapientemente trattato in un Libro, scritto da 2 relatori del corso che hanno offerto con la loro competenza e i loro racconti uno spaccato di vita ,preciso e intenso, dell’immigrato ; dalla fase di accoglimento fino alla parte in cui l’immigrato viene rimpatriato o fino a quando viene immesso in libertà nel territorio italiano .Cono Galipò e Federico Miragliotta hanno raccolto tutta la loro esperienza, maturata al centro di accoglienza dell’isola di Lampedusa nell’opera  “ Rotta 0.05 Modello Lampedusa” .graziea questo corso molti di noi siamo stati al centro di accoglienza che si trova a Santangelo di Brolo dove abbiamo potuto saggiare praticamente lo stile di vita degli immigrati.
Il  “Modello Lampedusa” come modello umanitario e giuridico è ormai il MODELLO EUROPEO.
Sintomo di un Italia che se anche in crisi, si pone sempre  come padrona delle innovazioni e maestra di umanità nel mondo.
Dal punto di vista giuridico ci sarebbe molto da dire , ma non posso riportare l’esperienza di un corso in così poche righe.  L’immigrato
 ormai tramite il controllo incrociato con la banca dati europea può essere facilmente riconosciuto e l’esempio c’ è stato portato in diretta da alcuni poliziotti cha affiancavano  una delle relatrici il Vice Questore Maria Antonietta Curtolillo.
Elencare tutti i relatori che hanno partecipato risulterebbe prolisso.  Tutti , hanno dato il loro grande contributo, portandoci nel vivo di problematiche a noi poco conosciute.
In particolare c’è stato dato il modo di toccare con mano la posizione del minore-straniero e delle nuove problematiche giuridiche che accompagnano molte di queste nuove situazioni.In particolare la posizione del minore straniero che compia un crimine.
A questo punto è risultata indispensabile l’esperienza di vita delle assistenti sociali e di chi lavora al Tribunale dei Minori.
Doveil Sostituto Procuratore, la dottoressa Latella ha piu’ volte ribadito
l’importanza della “pena recupero” e non la pena “punizione”  per questi giovani sfortunati che vivono in una realtà disastrata.
La Capitaneria di porto ha  poi fornito ,con la massima disponibilità, i suoi locali e una sua nave per
 spiegare come vengono effettuate le operazioni di recupero, Il  Tenente Colonnello Joselito Minutoli  della G.d.F.  ci ha poi  accompagnato alla  scoperta del   G.A.N  (a molti sconosciuto)  che
 è l’organo di pattugliamento e controllo dei flussi migratori e che si occupa per l’appunto del primo soccorso agli immigrati.Uncorso completo ed esaudiente che non solo ha adempiuto alla sua funzione di"aggiornamento"  arricchendoci  di nuove nozioni ma ci ha  anche arricchito sotto il profilo umano.Infine,  ha dato l’input per la creazione di 2 nuove figure che sarà a breve possibile, incontrare nelle aule del Tribunale Minorile . Sto parlando  dell’ ” ADIUTOR”  e del “DISCENS”  per chiunque fosse incuriosito o interessato può trovare notizie utili sul sito internet http://www.cameraminorile.it/

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