Ed ecco a voi il ritorno del Dott. Stranaminkia
università degli studi "futti futti chi Diu pidduna a tutti"
(in questo breve saggio tratterò l'argomento :"l'amore e la fine di un rapporto")
Tutti Sappiamo che la morte di una persona cara , o la fine di una relazione ,sono l'esperienza piu' dolorosa che si può sperimentare.A volte tuttavia è possibile esaminare il rapporto e trasformare la separazione in un occasione per riacquistare fiducia in se stessi e uscirne fuori piu' forti, vitali e pronti per innamorarsi di nuovo.La fine di un amore può essere anche l'inizio di una nuova vita.Può sembrare strano ma il cammino che si percorre come coppia non sempre porta al matrimonio e a una vita insieme.L'amore è un sentimento intenso ed esclusivo rivolto verso una persona.Bisogna distinguere tra l'amore "romantico" fatto di struggimenti , comunione, affetto e passione anche fisica dall'amore "platonico" che rappresenta l'amore unilaterale e incondizionato di una figura idealizzata senza alcun approccio fisico.Non penso che sia possibile stereotipare l'amore. Come dissero in molti : " L'amore è amore, se non lo si prova non lo si può capire o spiegare, daltra parte se lo si prova diventa difficile farne a meno e accontentarsi d'altro".Il bello di questa pseudo-definizione è che appare CHIARO che tale sentimento è "vagante" e "riproponibile". C'è l'amore di un giorno, di un paio di settimane , di un mese, di un anno..ma c'è anche il famoso "per tutta la vita".Questo spinge l'uomo e/o la donna a cercare la propria giusta metà per tutta la propria vita.Potrei scrivere tanto ma dato che ho aggiunto personalmente qualcosa su wikipedia mi riservo di copiarne il testo:Generalmente, l'amore comincia nella fase dell'"infatuazione", forte nella passione ma debole negli altri elementi. Il primo sprone di questa fase sarebbe l'istinto sessuale. L'aspetto fisico, e altri fattori, giocherebbero infatti un ruolo decisivo nel selezionare possibili compagni o compagne. In questa fase l’amore è puramente materiale: si apprezza il/la compagno/a nella sua apparenza corporea, nella sua pura esteriorità. Quello che inizia con l'infatuazione può svilupparsi in uno dei tipi d'amore più pieni.Con il passare del tempo gli altri elementi (affetto, attaccamento) possono crescere e la passione fisica può diminuire d'importanza, mantenendo però quell'equilibrio alla base della relazione. In questa fase, detta "attrazione", si giudica il partner al di là di come appare, si valutano diversi fattori come la sua cultura, i suoi valori. In questa fase, quindi, si apprezza il/la compagno/a nella sua pura interiorità. Nella fase dell'"attaccamento", la persona si concentra sul singolo compagno e la fedeltà assume importanza. Ormai si apprezza il/la compagno/a in sé e per sé, in modo pieno e totale, forti delle due fasi precedenti ma ora consapevoli di tutto il proprio percorso interiore. Ora non si amano più caratteristiche determinate, siano esse materiali o spirituali, ma l’uomo/la donna in quanto tali.Sebbene gli esseri umani non siano generalmente sessualmente monogami, si ritiene tuttavia che siano emozionalmente monogami: possono amare (romanticamente) una sola persona alla volta. Quando una persona condivide con un'altra un amore per un lungo periodo di tempo, sviluppa un "attaccamento" sempre più forte verso l'altro individuo. Per quanto riguarda l'eventuale presenza di figli, secondo recenti teorie scientifiche sull'amore, questa transizione dall'attrazione all'attaccamento avverrebbe in circa 30 mesi: il tempo di portare a termine una gravidanza e di curare la prima infanzia del bambino. Dopo questo periodo la passione diminuirebbe, cambiando l'amore da romantico a un semplice piacere nello stare insieme. Quest'ultima fase durerebbe dai 10 ai 15 anni: finché la prole ha raggiunto l'adolescenza o più tardi (con variazioni considerevoli da cultura a cultura).Di solito una relazione che si basa su più fattori (affetto, attaccamento, stima, interessi comuni, attrazione sessuale) ha più possibilità di riuscita di una basata sulla sola attrazione sessuale. Questo "determinismo dell'amore", funzionale unicamente alla cura del bambino, è stato criticato da più parti, in particolare dai sostenitori dell'intelligenza emotiva.
L'amore e la paura di perdere la persona o la cosa amata, accompagnano spesso un sentimento di protezione e/o gelosia verso l'oggetto di tale sentimento. In taluni casi l'amore assume aspetti patologici, quando è la causa che impedisce la conduzione di una vita normale o l'elemento scatenante di un attaccamento morboso. Alcuni in ogni caso affermano di non aver mai provato, nella loro vita, alcuna forma di amore o di innamoramento.Con questo che cosa ho voluto dire ?Ricordate la canzone del grande Fabrizio De Andrè ? La strofa in cui dice : " è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati"...Bene: è difficile coglierne a pieno il significato, specialmente se in questo momento si è feriti e si sta male.Ma domani...,tutto questo, non sarà un doloroso ricordo ma resteranno solo i bei mometi passati con la persona che si è amato.Resterà magari un pò d'amaro in bocca e qualceh rimpianto...ma niente di piu'.Il tempo passa come una spugna sui ricordi , filtrando quelli brutti e lasciando emergere solo quelli belli.Cambiano gli amici, cambiano gli affetti , muoiono i vecchi amori e ne nasceranno di nuovi.Come è la nostra vita è il ciclo che la segue. Nessuno è nato per morire solo.Scrive S. Paolo nella lettera ai Corinzi: "L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. L'amore non verrà mai meno "Appare chiaro che l'amore vero, prescinderebbe se sia corrisposto o no. Si ama fino in fondo se a scapito dei propri interessi (ad es. vederlo felice con un altro/a) si riesce ad essere felice per lui/lei trascendendo il significato del rapporto a due e facendo assurgere l'amore a un livello piu' alto.In altri casi è "egoismo" e "bisogno dell'altro" ma non è AMORE.Puoi voler bene a una persona tutta la vita e non esserne piu' innamorato/a (è quello ceh succede nella maggior parte delle coppie).Solo in pochi fortunatissimi e sporadici casi due anime gemelle si incontrano veramente. Quello è l'idillio dell'amore che niente e nessuno potrà mai distruggere.I rapporti che finiscono sono solo una conseguenza di un iter di coppia ...ora che è finita...è chiaro come la colpa non sia di nessuno dei due.Se lui o lei ha tradito...evidentemente da una delle due parti mancava qualcosa. Certo ci sono i casi limite...ma la maggior parte delle volte è così. Non si può addebbitare la separazione a una sola delle parti.E' segno di grande maturità capire questo ed è segno di maturità non rimuginare sulla vita passata.Un vecchio detto diceva : "inutile piangere sul latte versato" cercare colpevoli o colpevolizzarsi. La vita è un cammino che non si può fermare finchè non giungi alla meta.Adesso si è soli tristi...ma non è un male. Sono esperienze che aiutano a crescere e a capire. Oggi lo si vive così...domani non si sa.per uscire fuori da un rapporto bisogna essere propositivi.Tagliare col VECCHIO e prendersi una pausa di riflessione. Alla lunga un nuovo sentimento si farà strada, da solo e lentamente, tutto tornerà a sembrare tranquillo e normale. Quello è il tempo per aprirsi a un nuovo amore e a nuove esperienze.In bocca al lupo a tutti i delusi.
firmato
Il Dott. Stranaminkia
Il dott. Stranaminkia riceve a studio tutti i giorni dal lunedì al Venerdì dalle ore 16.00 alle 19.00. per prenotazioni chiamare il numero 166.166.11.72 una voce amica vi guiderà per l'appuntamento. codice da inserire per la prenotazione HARRAPAOH
Nessun commento:
Posta un commento