L’energia Eolica. , i pannelli solari e una possibile sostituzione della centrale ENEL di Milazzo.
L’energia eolica, dal nome del dio greco dei venti Eolo, sfrutta l’energia cinetica del vento. L’uso dell’energia eolica è antichissimo: basti pensare alla navigazione a vela e ai mulini a vento. Oggi il vento viene utilizzato per far ruotare delle eliche sostenute da tralicci:
l’energia cinetica delle eliche viene poi trasformata in energia
elettrica tramite un alternatore.è conveniente solo dove soffiano venti forti e costanti: tali condizioni si trovano, ad esempio, in CaliforniaIn Italia condizioni adatte si trovano in Sardegna dove è stata allestita una centrale eolica sperimentale. Piccoli impianti, utilizzati in aziende agricole o per l’allevamento del bestiame, sono installati anche altrove, per esempio, in Maremma.i vantaggi sono che è una fonte che non inquina ed è inesauribile mentre gli svantaggi sono che è utilizzabile solo in aree limitate battute da venti fortissimi.
Com'è fatta una centrale eolica?
È formata da un certo numero di aerogeneratori disposti in una zona ventosa. Oggi in tutto il mondo esistono solo poche centrali, quasi tutte sperimentali. In Italia, come prima accennato, ne esiste una in Sardegna, esattamente ad Alta Nurra, formata da dieci generatori di piccola taglia (50 kW ciascuno). Attualmente esistono in Italia anche due centrali eoliche dimostrative, da 10 MW ciascuna, collocate in una località dell’Appennino e in una località costiera. In futuro è prevista la creazione di centrali eoliche con macchine di grossa taglia.
La centrale eolica, come dimostrato nello schema della pagina seguente, è composta da un generatore eolico, ovvero una macchina che converte l’energia eolica in energia elettrica e che conta in esso tre parti
differenti:
1) la torre, un elemento di sostegno alto anche 50 metri, che spesso ha una sezione cilindrica con una scala interna;
2) la navicella,
un guscio affusolato che contiene il generatore di corrente (è
collegato alla torre da un cuscinetto che le consente di ruotare);
3) il rotore, formato da un certo numero di pale fissate su un mozzo;
Il funzionamento è semplice: quando soffia il vento il rotore gira e azione il generatore elettrico tramite un moltiplicatore di giri.
L’energia viene poi trasferita a terra lungo i cavi e portata fino al luogo di utilizzo. L’aerogeneratore funziona già con il vento a 20 km\h e raggiunge la massima potenza quando arriva a 40 km\h.In base al diametro della ruota si distinguono macchine di piccola taglia,
media e grossa taglia. Ad esempio, il prototipo “Gamma 60” fabbricato da Aeritalia ha un rotore di 60 metri di diametro e genera 1,5 MW di potenza (taglia grossa).In Italia sono state realizzate dall’ENEL nel 1994 due centrali eoliche dimostrative, formate complessivamente da 80 aerogeneratori di media potenza (200\400 kW). La prima centrale, da 11 MW è sull’altopiano di Monte Arci, ad Oristano, ad un’altitudine di 800 metri: una località che presenta caratteristiche meteorologiche tipiche delle zone costiere mediterranee. La seconda, nella località appenninica di Collarmele, ad Aquila, ad un’altitudine di 1000 metri. L’impianto, composto da 36 aerogeneratori da 250 kW, è automatizzato: non richiede quindi alcun presidio, potendo essere telecomandato dai centri operativi. Così la potenza eolica installata passa in Italia da circa 15 MW (di cui tre da parte dell’ENEL) a 35 MW. In Europa, dove le centrali eoliche in parallelo alla rete hanno superato 1000 MW complessivi di potenza, il paese più avanzato in questo settore è la Danimarca, che ha una potenza installata di 480 MW (nel 1994). Circa la metà degli aerogeneratori appartiene a cooperative (che raggruppano 160 mila famiglie) e persone singole, le quali vendono all’azienda pubblica l’elettricità prodotta, acquistandone, a loro volta, una parte per il loro fabbisogno. Dopo la Danimarca vengono la Germania con una potenza eolica installata di 170 MW, la Gran Bretagna con 130 MW, l’Olanda con 116 MW e la Spagna con 45 MW.
In Italia l’installazione di centrali eoliche attraversa tuttora una fase ancora sperimentale e si prevede di poter raggiungere una potenza installata di almeno 2000 MW. Le ricerche condotte al fine di individuare localizzazioni ottimali hanno dato risultati incoraggianti. Per una percentuale significativa del nostro territorio la velocità e l’intensità dei venti sono analoghe a quelle di alcuni paesi europei del nord nei quali le risultanze dello sfruttamento dell’energia sono apparse più positive. Le zone giudicate interessanti per eventuali installazioni sono: il crinale appenninico, le fasce costiere delle regioni meridionali, le isole del basso Tirreno e Pantelleria. Si tratta, ora, di passare alla realizzazione concreta.Tre elementi giocano a favore dello sfruttamento di quest’energia: il primo riguarda il costo della fonte: siccome il vento è assolutamente gratuito,
1) l’utilizzo di questa fonte d’energia non è per nulla
ostacolato per quanto riguarda il settore economico;
ostacolato per quanto riguarda il settore economico;
2) il secondo riguarda l’assoluta purezza della fonte: in effetti, l’energia eolica è una fonte d’energia pura ed assolutamente non inquinante:
3) la terza riguarda l’incessabile utilizzo della materia prima, ovvero il vento, in quanto si tratta di una fonte rinnovabile di energia;
Vi sono, però, anche degli elementi a sfavore dell’utilizzo dell’energia eolica e noi li riportiamo qui di seguito:
4) i generatori eolici pongono problemi di inquinamento sia dal punto di vista acustico che dal punto di vista delle interferenze radio: il rumore è dovuto alle parti meccaniche del motore e al fruscio del vento contro la torre. Per i generatori di piccola taglia il rumore è udibile nell’arco di un centinaio di metri; i disturbi elettromagnetici sono dovuti alle pale metalliche che creano interferenza con i programmi televisivi e le trasmissioni radio. I disturbi possono essere ridotti usando pale di materiali non metallici, ad esempio di vetroresina;
5) come prima accennato, non tutti i luoghi del pianeta risultano idonei allo sfruttamento eolico a causa dell’irregolarità dei flussi di vento che battono determinate zone;
6) le zone potenzialmente adatte all’installazione di centrali eoliche risultano, a volte, troppo lontane dai luoghi di sfruttamento dell’energia ed economicamente inutili;
7) le stazione eoliche moderne non consentono di produrre in grande quantitativo di energia da consumare;
Quest’ultimo ostacolo non sarebbe insormontabile in aree defilate e poco abitate, ma proprio un simile dato si traduce, come visto, in un elemento negativo per la lontananza dei mercati d’utilizzo. Gia ora questa forma di energia risulta senz’altro competitiva nei confronti delle fonti energetiche tradizionali, anche dal semplice punto di vista economico dei costi per kW, e a maggior ragione se teniamo conto dei vantaggi dal punto di vista ambientale. Resta però lo scoglio delle dimensioni degli impianti, e quindi delle potenze erogabili.
Passiamo ora all’energia Solare:
Cosa sono i pannelli solari?
Ipannelli solari utilizzano l'energia solare per trasformarla in energia utile e calore per le attività dell'uomo. I pannelli solari si dividonoin due diverse categorie di prodotti a seconda dell'utilizzo, possiamo distinguerli in:
Pannelli solari fotovoltaici finalizzati alla produzione di energia elettrica per un normale uso domestico, Pannelli solari termici, finalizzati al riscaldamento dell'acqua sanitaria.
I vantaggi dei pannelli solari termici.In primo luogo, i pannelli solari termici permettono diriscaldare l'acqua sanitaria per l'uso quotidiano senza utilizzare gas o elettricità. Sono pertanto un sostituto dello scaldabagno elettrico e della caldaia a gas per ottenere acqua calda per lavare piatti, fare la doccia, il bagno ecc. In secondo luogo è indubbio un vantaggio economico nell'abbattimento della spesa in bolletta. In Italia godiamo di un'insolazione media di 1500 kWh/ m2 ogni anno. Anche ipotizzando un rendimento medio dei pannelli solari termici, con 160.000 metri quadri di pannelli solari installati in una qualsiasi regione italiana le famiglie risparmierebbero in bolletta circa 8 milioni di metri cubi di metano per il riscaldamento
dell'acqua sanitaria tramite la caldaia a gas o circa 80 Gwh di energia elettrica altrimenti utilizzata dagli scaldabagno elettrici.I vantaggi dei pannelli solari fotovoltaici
I pannelli solari fotovoltaici permettono, come già detto, di avere energia elettrica disponibile per la propria casa.
La Sicilia offre il vantaggio di avere una grossa fetta di “SOLE” disponibile.
Un pannello , che occupa obliquo quasi 5 metri e su soletta quasi 7 costituisce un impianto che sostiene già 1 KW e mezzo.
Ciò significa che se ogni persona che possiede una casa indipendente (non un appartamento) ricoprisse la metà del proprio tetto con i pannelli solari (da 25 mq a 28 mq) , avrebbe a disposizione un impianto di 3KW tale da “VENDERE “ energia all’ENEL.
Conclusioni:
Ho da fare alcune riflessioni necessarie.
Mentre
per l’energia eolica (vorrei ricordare in sicilia la zona di ADRANO) ,
ingombra molto e si pone anche in maniera antiestetica , i pannelli
solari , possono essere posti in maniera indipendente e sui tetti delle
nostre case, incassati e mascherati, quindi visibili solo dall’alto.
Qualcuno
potrebbe farmi notare che è dispendioso creare il pannello solare e che
occorre tanta energia per crearlo. A queste persone rispondo in maniera
semplice:
il pannello solare dura quasi 30 anni e ti offre molta piu’ energia di quanto ne consumi per crearlo.
Una cosa è certa , sia l’eolico che il solare , in una terra come la Sicilia costituiscono una valida alternativa.
Sicuramente
non si potrebbe chiudere la centrale di Milazzo se prima non si
arrivasse a coprire in maniera alternativa il fabbisogno della gente.
La
regione Sicilia offre incentivi col conto ZERO ENERGIA , per chi
volesse usufruire dei pannelli e sgravare l’ENEL almeno in parte dal
proprio consumo.
Ormai
sta a noi e alla nostra coscienza. Dubito che vedremo la chiusura della
centrale di Milazzo prima di altri 20 anni , ma cercare di renderci
indipendenti sarebbe già una conquista.
Uno
studio ad ampio raggio, un impatto ambientale corretto, dovrebbe
decidere ove porre pale e ove porre pannelli, per distribuire energia in
maniera precisa in armonia con l'ambiente che ci circonda..
Senza dubbio le isole Eolie (anche se ne uscirebbero un pò deturpate da una cosa del genere) si pongono in maniera inequivoca
all’utilizzo delle pale eoliche , mentre le nostre coste si pongono di
fronte alla valida alternativa dell’energia solare.
Ciò
comunque dati i costi elevati dovrebbe essere finanziato dallo stato ,
che , purtroppo, naviga in acque di privatizzazione e di aggravio spese
sulle spalle del cittadino.
Accetto
qualsiasi commento, costruttivo o distruttivo, tranne quelli sugli
errori ortografici e di grammatica…tenete conto che scrivo di getto e
velocemente solo per offrire a chi legge un buon “infuso di notizie”.
ad maiora
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