mercoledì 4 luglio 2012
Gli ultimi avvenimenti e le ultime dicerie , tra mafie e colletti bianchi, tra modi di vivere e di esistere ritenuti "naturali " nella nostra sicilia mi lasciano ampio spazio ad alcune riflessioni. Il caso Parmaliana rappresenta per me un tragico esempio di come si possa strumentalizzare la morte di un uomo distrutto.Distrutto dall'essere stato messo da parte, distrutto dal (probabilmente) aver subito ingiustizie, distrutto da un sistema che prima lo ha accolto (Adolfo Parmaliana non era un fesso) e poi lo ha buttato via.Considerandolo forse inutile, pericoloso e non manipolabile.Nella nostra Sicilia si vive di "favori" anche un DIRITTO è "per favore", pochi compiono i loro doveri in maniera disinteressata, anzi...il contrario.La Sicilia è considerata la patria degli appalti truccati, del lavoro nero, dello sfruttamento degli exstracomunitari...e perchè no...anche dell'inserimento di questi ultimi nella malavita locale.Si dice che la politica in Sicilia sia malata, malata di Mafia e di clintelismo. Sarà anche vero, ma la controparte politica ha mai fornito una valida alternativa?Il gioco delle poltrone non finirà mai. Cambiano i "pupi" ma l'operetta è quella.La legalità sta alla Sicilia come uno Zerbino sporco sta ad un paio di scarpe coperte di melma (scusate la similitudine).Non vi è legalità neanche nelle giuste battaglie antimafia, dove , come trattori, si passa addosso anche alla vita di alcune persone che con la mafia non centrano nulla.Da un lato , personaggi loschi, che si riparano dietro l'apparente muro di cera del perbenismo e dell'antimafia, dall'altrolato invece, gente che è costretta a vivere quotidianamente con la realtà del luogo.E' forse questa una società civile ? In un periodo in cui i politici sono considerati un cancro, i religiosi pedofili , la magistratura corrotta: cosa dovrebbe mai fare un comune cittadino?Cosa deve fare un Siciliano per sentirsi civile ?Qualcosa forse sta cambiando, non so se in bene o in peggio, ma qualcosa si muove e muta, negli animi della gente.La misura è colma , chi atavicamente ha il gene della sopportazione, adesso non sopporta piu'.Voglia di libertà, voglia di uscire da questi canoni vecchi e stereotipati che ci hanno soffocato per anni.Ma nonostante questo i giochi continuano, a scapito dei cittadini, della legalità e di tutto quello che c'è di buono in Sicilia.Non siamo solo MAFIA. Il Siciliano è piu' buono, piu' caldo, piu' caritatevole. Per migliorare basterebbe eliminare la politica di GHETTIZAZIONE che ha contraddistinto la nostra terra dall'unione d'Italia fino ai giorni nostri.Col federalismo rischiamo di perdere il servizio sanitario nazionale (ci siamo sempre curati al nord con i migliori medici DEL SUD) e tanto altro. Rischiamo di ridurci come la Campania...Sicilia , La terrà piu' bella al mondo, cantata e osannata dagli antichi sapienti, patria di Pitagora e grembo di tante culture, sta scrivendo il suo epitaffio su una gestione criminale dello stato italiano.Quando parlo di stato parlo di tutto il sistema e di tutte le classi presenti nel disegno in alto.Quanti dei nostri politici, quanti dei nostri cardinali, quanti dei nostri generali possono guardare in faccia la gente con la coscienza del tutto pulita?Se è vero che di puro c'è solo Gesù Cristo... mi sa nessuno...e sicuramente vale anche per me che sto scrivendo e per voi che state leggendo. Almeno però mi impegno a fare del mio meglio per migliorare e migliorarmi.pace in terra agli uomini di buona volontà.
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