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Pensiero ForteL'omosessualità di Bruto Maria Bruti col commento del vostro ART41BIS
Per omosessualità s’intende l’attrazione sessuale di un individuo maschio o femmina per gli individui del suo stesso sesso. Poiché nell’omosessuale non vi sono malformazioni né alterazioni ormonali e non vi è odio per il proprio corpo, l’omosessualità — due volte più frequente nei maschi che nella femmine — non va confusa né con l’ermafroditismo né con il transessualismo. Purtroppo dovete ammettere che a causa dello svilupparsi della chirurgia plastica edelle cure di ormoni i fenomeni di transessualismo (CREATO) sono molto aumentati, arrivando a volte a creare confusione anche in persone etero che troppo tardi si sono accorti che non stavano uscendo con una donna…Quello che simpaticamente molti chiamano “SORPRESA”…e come disseCastiglia: <diceva di chiamaresi Dolores ,però invece Salvatores nta patenti c’ha truvai> …meno male che a me non è mai capitato…ma ho assistito a qualche scena davvero esilarante…1. Ipotesi di origine biolog. Nel 1991, il biologo omosessuale americano Simon LeVay, fondatore dell’Institute of Gay and Lesbian Education, ha elaborato una teoria secondo la quale il comportamento omosessuale non arebbe un comportamento sessuale frutto di abitudini apprese, subite o liberamente scelte, ma una condizione biologica innata, precisamente il risultato di una "programmazione" cerebrale. L’ipotesi di LeVay è che il terzo nucleo interstiziale dell’ipotalamo anteriore — INAH3 — sarebbe più voluminoso nei maschi mentre nelle donne e negli omosessuali sarebbepiù piccolo e che tale nucleo potrebbe essere determinante nella genesi
del comportamento sessuale. Nel 1994 William Byne, psichiatra al New York State Psychiatric Institute e ricercatore all’Albert Einstein College of Medicine della Yeshiva University di New York, presso la quale studia la struttura cerebrale dell’uomo e degli altri primati e il modo in cui i fattori biologici e sociali interagiscono nell’influenzare il comportamento, ha fatto notare che il lavoro di LeVay è inattendibile perché tutti i cervelli di maschi omosessuali provengono da pazienti colpiti da AIDS e, all’epoca del decesso, tutti i soggetti presentavano bassi livelli di testosterone in conseguenza di tale malattia: le ricerche dimostrano che il volume di certi nuclei ipotalamici varia con la quantità di testosterone presente nel sangue. Ma contro l’ipotesi dell’omosessualità come condizione biologica è determinante l’esito di una ricerca — effettuata da J. Michael Bailey della North-Western University e da Richard C. Pillard della Boston University — sul
comportamento sessuale dei gemelli omozigoti — cioè con tutti i geni uguali e con la stessa struttura biologica —, inoltre allevati nella stessa famiglia, nello stesso ambiente sociale e a stretto contatto l’uno con l’altro. Tale ricerca ha dimostrato che, se uno dei gemelli ha scelto un comportamento omosessuale, in circa la metàdei casi l’altro gemello ha scelto un comportamento sessuale normale: il 48% dei gemelli omozigoti, allevati insieme, mostra orientamenti sessuali opposti quando uno dei gemelli ha scelto un comportamento di tipo omosessuale. Non commento in quanto ho potuto appurare di persona che Bailey e Pillare hanno probabilmente ragiione Il tutto prova in modo inequivoco l’importanza del libero arbitrio e delle abitudini nella genesi del comportamento sessuale. Vorrei fare notare a lorsignori che il comportamento omosessuale è e resta un comportamento “deviato” che nasce da una società malata e dai disagi giovanili e non è ,come ci vogliono fare credere i nuovi governanti, una normalità. Non datemi del bigotto cristiano, al massimo datemi solo del bigotto. L’omosessualità è una malattia delle società evolute, i romani avevano il pupillo, i greci il fanciullino…tutto per giustificare una brama sessuale priva del piu’ semplice fondamento umano e sentimentale. La domanda che mi ha fatto porre il buon vecchio Votarxy è: “PERCHE’ DIO DOVREBBE ODIARE GLI OMOSESSUALI ?” e a Votarxy voglio rispondere : <secondo me Dio non li odia….in quanto Dio è Amore…si limiterà a sbatterli nel girone dei lussuriosi o dei ROTTIINCULO ALLA GENOVESE…> insomma la religione e l’omosessualità non centrano nulla. Ci sono addirittura omosessuali che per vergogna di quello che hanno scoperto di essere si son fatti PRETI… e sono tanti… e ci sono
omosessuali che pregano Dio ogni giorno affinché possano avere desideri “normali”.
Per omosessualità s’intende l’attrazione sessuale di un individuo maschio o femmina per gli individui del suo stesso sesso. Poiché nell’omosessuale non vi sono malformazioni né alterazioni ormonali e non vi è odio per il proprio corpo, l’omosessualità — due volte più frequente nei maschi che nella femmine — non va confusa né con l’ermafroditismo né con il transessualismo. Purtroppo dovete ammettere che a causa dello svilupparsi della chirurgia plastica edelle cure di ormoni i fenomeni di transessualismo (CREATO) sono molto aumentati, arrivando a volte a creare confusione anche in persone etero che troppo tardi si sono accorti che non stavano uscendo con una donna…Quello che simpaticamente molti chiamano “SORPRESA”…e come disseCastiglia: <diceva di chiamaresi Dolores ,però invece Salvatores nta patenti c’ha truvai> …meno male che a me non è mai capitato…ma ho assistito a qualche scena davvero esilarante…1. Ipotesi di origine biolog. Nel 1991, il biologo omosessuale americano Simon LeVay, fondatore dell’Institute of Gay and Lesbian Education, ha elaborato una teoria secondo la quale il comportamento omosessuale non arebbe un comportamento sessuale frutto di abitudini apprese, subite o liberamente scelte, ma una condizione biologica innata, precisamente il risultato di una "programmazione" cerebrale. L’ipotesi di LeVay è che il terzo nucleo interstiziale dell’ipotalamo anteriore — INAH3 — sarebbe più voluminoso nei maschi mentre nelle donne e negli omosessuali sarebbepiù piccolo e che tale nucleo potrebbe essere determinante nella genesi
del comportamento sessuale. Nel 1994 William Byne, psichiatra al New York State Psychiatric Institute e ricercatore all’Albert Einstein College of Medicine della Yeshiva University di New York, presso la quale studia la struttura cerebrale dell’uomo e degli altri primati e il modo in cui i fattori biologici e sociali interagiscono nell’influenzare il comportamento, ha fatto notare che il lavoro di LeVay è inattendibile perché tutti i cervelli di maschi omosessuali provengono da pazienti colpiti da AIDS e, all’epoca del decesso, tutti i soggetti presentavano bassi livelli di testosterone in conseguenza di tale malattia: le ricerche dimostrano che il volume di certi nuclei ipotalamici varia con la quantità di testosterone presente nel sangue. Ma contro l’ipotesi dell’omosessualità come condizione biologica è determinante l’esito di una ricerca — effettuata da J. Michael Bailey della North-Western University e da Richard C. Pillard della Boston University — sul
comportamento sessuale dei gemelli omozigoti — cioè con tutti i geni uguali e con la stessa struttura biologica —, inoltre allevati nella stessa famiglia, nello stesso ambiente sociale e a stretto contatto l’uno con l’altro. Tale ricerca ha dimostrato che, se uno dei gemelli ha scelto un comportamento omosessuale, in circa la metàdei casi l’altro gemello ha scelto un comportamento sessuale normale: il 48% dei gemelli omozigoti, allevati insieme, mostra orientamenti sessuali opposti quando uno dei gemelli ha scelto un comportamento di tipo omosessuale. Non commento in quanto ho potuto appurare di persona che Bailey e Pillare hanno probabilmente ragiione Il tutto prova in modo inequivoco l’importanza del libero arbitrio e delle abitudini nella genesi del comportamento sessuale. Vorrei fare notare a lorsignori che il comportamento omosessuale è e resta un comportamento “deviato” che nasce da una società malata e dai disagi giovanili e non è ,come ci vogliono fare credere i nuovi governanti, una normalità. Non datemi del bigotto cristiano, al massimo datemi solo del bigotto. L’omosessualità è una malattia delle società evolute, i romani avevano il pupillo, i greci il fanciullino…tutto per giustificare una brama sessuale priva del piu’ semplice fondamento umano e sentimentale. La domanda che mi ha fatto porre il buon vecchio Votarxy è: “PERCHE’ DIO DOVREBBE ODIARE GLI OMOSESSUALI ?” e a Votarxy voglio rispondere : <secondo me Dio non li odia….in quanto Dio è Amore…si limiterà a sbatterli nel girone dei lussuriosi o dei ROTTIINCULO ALLA GENOVESE…> insomma la religione e l’omosessualità non centrano nulla. Ci sono addirittura omosessuali che per vergogna di quello che hanno scoperto di essere si son fatti PRETI… e sono tanti… e ci sono
omosessuali che pregano Dio ogni giorno affinché possano avere desideri “normali”.
2. Ipotesi di origine psicologiici Lo psichiatra olandese Gerard J. M. van den Aardweg sottolinea che negli ultimi decenni si sono viste confermate soprattutto le idee dello psicanalista austriaco Alfred Adler (1870-1937), il primo a mettere in relazione, nel 1917, l’omosessualità con un complesso d’inferiorità nei confronti del proprio sesso. Le ricerche empiriche di Irving e di Toby B. Bieber e di altri nel 1962 evidenziano il fatto che un soggetto, per identificarsi positivamente con il suo ruolo sessuale, deve aver stima per il genitore del suo stesso sesso e deve sentirsi da lui amato e stimato; inoltre, l’adulto omosessuale è spesso uno che non ha vissuto i suoi anni di gioventù ben inserito nella vita di gruppo dei giovani dello stesso sesso. Tali esperienze giovanili portano il soggetto a drammatizzare la propria situazione, a desiderare l’affetto di quelle persone dello stesso sesso rispetto alle quali ha sviluppato un complesso d’inferiorità e dalle quali non si sente accettato, o dalla cui compagnia si sente escluso. Van den Aardweg spiega che i complessi omosessuali possono essere curati, ma soprattutto che possono e devono essere prevenuti durante l’infanzia con una giusta educazione. Egli afferma che un’educazione dei giovani che cerchi di annullare le specificità maschili e femminili — tipica dei socialismi e del femminismo rivoluzionario — e la mancanza in casa dei ruoli materno e paterno può avere effetti disastrosi sulla psiche infantile, provocando l’insorgenza di complessi nevrotici omosessuali. A conclusioni analoghe giunge — in un contesto teorico di matrice freudiana — Giuseppe Cesari, ordinario di psicologia clinica nell’Università di San Diego, in California: il bambino o la bambina possono non riuscire a realizzare l’identificazione con il genitore del proprio sesso durante la cosiddetta fase edipica; in questo caso il soggetto regredisce al narcisismo primario pre-edipico e vengono attivate in questo modo le premesse di un orientamento affettivo omofilo. Se il soggetto così "predisposto" incontra individui omofili può attivare verso di loro un tardivo processo di identificazione, che darà luogo a un orientamento omosessuale. L’identificazione con il genitore dello stesso sesso — spiega Cesari — non avviene perché il genitore è "inadeguato", oppure perché il soggetto — bambino o bambina —, per aspetti caratteriologici suoi o per sue interpretazioni, indipendenti dal comportamento del genitore, non trova in lui ciò che istintivamente va cercando. Tale soggetto — dice sempre Cesari — presenterà, anche in età adulta, atteggiamenti infantili, quasi sempre abilmente e inconsciamente mascherati e sostanzialmente immaturi, di attaccamento al genitore complementare. In campo psicologico molti considerano l’omosessualità come un disordine soltanto quando non è voluta dalla persona, cioè quando è "ego-dystonic". Il gesuita professor Bartholomew Kiely, della Pontificia Università Gregoriana, sottolinea che non si tratta di una posizione veramente scientifica ma di una posizione relativista nel campo della psicologia. Per tale approccio relativista ogni considerazione sull’omosessualità dovrebbe essere non di tipo oggettivo ma di tipo soggettivo. Se il soggetto si sente gratificato dagli atti omosessuali esso è da considerarsi normale: è come dire che, se il tossicodipendente o l’alcolizzato si sentono gratificati dalla droga o dall’alcol essi sono da considerarsi normali e vanno incoraggiati a proseguire per la loro strada. Già il filosofo tedesco Herbert Marcuse (1898-1979), esponente della Scuola di Francoforte, rilevava che lo schiavo, nella misura in cui è stato condizionato a essere tale, desidera rimanere nella sua condizione, ma si tratta di un’alienazione e deve essere aiutato per poter recuperare la libertà. Per me è stato sempre chiaro che si tratta di una malattia psicologica. Nessun uomo “normale” si eccita vedendo un altro dello stesso sesso. Ma in ogni caso non chiedetemi di approvarli per me per potersi definire UOMO la condizione di ETERO è essenziale. L’ordine naturale L’alcolista, il tossicodipendente, il pedofilo, lo zoofilo, lo stupratore, il voyeur, il masochista, il sadico, e così via,sono soggettivamente gratificati dalle loro azioni disordinate, ma si tratta oggettivamente di situazioni di deviazione e di alienazione. Molte deviazioni nascono dal conflitto fra il pensiero e la realtà; l’essere umano deve venire aiutato ad avere un giusto rapporto fra il pensiero e la realtà perché la liberazione da ogni disordine mentale ha luogo nella misura in cui la persona non si pone più in contrasto con l’ordine fondamentale delle cose, nella misura in cui giunge ad accettare il mondo reale e le sue leggi e diventa capace di soddisfare le proprie esigenze all’interno della medesima realtà. Se è vero che l’uomo deve dominare la natura, è pure vero che la natura si lascia dominare solo conoscendone le leggi e applicandole: pertanto il dominio dell’uomo sulla natura non è assoluto ma relativo, cioè non può andare oltre il limite costituito dalle finalità stesse dell’ordine naturale, poste dal loro Creatore. La tendenza omosessuale è una tendenza ad agire in modo disordinato rispetto alle finalità del proprio corpo: si tratta di un disordine evidente fra il pensiero e la realtà e tradurre la tendenza omosessuale in atto omosessuale significa aggravare questa situazione di disordine. Un uomo può sentire in sé l’inclinazione alla disonestà e all’omicidio, ma non per questo è costretto o autorizzato a rubare e a uccidere. La teoria dell’ordine naturale è una teoria schifosamente FASCISTA …quindi essendo io uno SCHIFOSO FASCISTA non posso che appoggiarla pienamen Non è questione di giusto e sbagliato…è una questione di ordine naturale. Per questo nonostante l’amore Saffico sia molto piu’ pulito dell’amore omosessuale io condanno sia l’omosessuale che la Lesbica. Non credo e non crederò mai in una “famiglia” creata tra persone dello stesso sesso. Personalmente sarei anche contro i PAX ma mi rendo conto che siamo di fronte a un evoluzione che non si puo’ fermare e purtroppo non sarebbe giusto fermare l’evoluzione dell’Italia con inutili atteggiamenti conservatori, in quanto l’Italia appartiene ormai alla Comunità Europea, se non nel territorio, nell’animo sociale e globale. ( sorvoliamo poi sulle perversioni di gruppo…dove ti vai a infilare tra due lesbiche…tanto se non lo cerchi…non ti capita vero Votarxy?). Comunque dopo una camera di consiglio…quelle le approviamo col diritto di veto… alla voce BELLE PERVERSIONI. Per info. 144-61-STRONZO E IO UN VECCHIO MAIALE. 4. Libertà umana e moralità La persona con tendenze omosessuali rimane sempre una persona e, pur essendo condizionata da un punto di vista emotivo, ha in sé quella libertà della volontà che gli consente di resistere all’inclinazione disordinata e di essere padrona dei propri atti. L’atto omosessuale è un atto contro natura, frutto di un atteggiamento infantile di attaccamento inconscio al genitore complementare, risultato di una strategia difensiva nevrotica e quindi sbagliata nel tentativo di rimediare alla propria incompletezza psicologica: perciò tale atto non risolve i problemi più profondi della persona e impedisce la sua vera realizzazione. Gli atti omosessuali possono rappresentare un’occasione di piacere momentaneo e disordinato, ma impediscono la felicità della persona. Il professor Cesari afferma che l’aspetto specifico della natura umana è il bisogno di significato e introduce in psicologia il concetto di "fecondità": "felice" è il termine corradicale di "fecondo". La fruizione immediata ed esclusiva del solo piacere non rende felice l’uomo. Per esempio, nel campo sessuale la genitalità risulta pienamente soddisfacente solo se vissuta all’interno di un’autentica relazione d’amore perché altrimenti l’atto sessuale potrà essere anche "fertile" ma non sarà umanamente "fecondo" in quanto rimarrà inappagato quel bisogno fondamentale, vero "basic need", che consiste nell’essere in una vera relazione con l’altro. La felicità-fecondità nasce da un processo che porta l’uomo all’unione con sé stesso ( passioni, volontà, ragione ) e con l’ordine fondamentale della realtà e il piacere è buono solo quando è ordinato a tale processo: il piacere disordinato è soltanto il piacere momentaneo di una facoltà che entra in conflitto con le altre componenti della personalità e con la verità Lo studio psico-biologico sull’omosessualità fa concludere che l’omosessualità è un vizio, cioè un comportamento disordinato, frutto di abitudini disordinate subite o liberamente scelte. Dal punto di vista socio-politico l’atteggiamento verso il vizio omosessuale deve essere improntato al rispetto, alla compassione e alla delicatezza nei confronti delle persone con tendenza omosessuale mentre, al contrario, il vizio omosessuale non può e non deve essere tutelato e promosso come un valore, non può e non deve essere equiparato al comportamento sessuale ordinato e naturale, che porta alla costituzione di una famiglia e alla possibilità di adottare dei figli. La società deve fornire ogni sostegno per aiutare le persone con tendenza omosessuale che vogliono compiere un cammino di liberazione dal vizio. L’itinerario progressivo di liberazione dal vizio è l’unico percorso che difende in modo realistico e autentico la libertà e la dignità delle persone con tendenza omosessuale e trova conferma in fenomeni sociali come la crescita del movimento internazionale "ex gay", a cui aderiscono omosessuali ed ex omosessuali che non sono disposti a rassegnarsi alla loro tendenza disordinata. Si tratta di un autentico movimento di base che si è organizzato, negli Stati Uniti d’America, in enti come Exodus international e Courage: omosessuali ed ex omosessuali si aiutano per promuovere un miglioramento e un cambiamento di vita in modo da liberarsi dal vizio dell’omosessualità. Questo dimostra ancora una volta che rispetto al resto del mondo…L’europa viaggia a rallentatore…negli anni 70 in america c’è stato il boom dell’omosessualità…del sesso facile…ed è quello che sta avvenendo ora da noi. Adesso mentre in america pure i RICCHIONI si sono rotti i coglioni di essere RICCHIONI…noi li importiamo, li facciamo sposare e ce li teniamo tutti qua.La cosa che mi ha spinto a scrivere questo post è che sono Triste e Schifato. Estato un ragazzo di 24 anni su badoo che si chiama pure come me… e mi ha fatto ancora piu’ impressione.
incollo il log …e chiudo il post.
Andreas83 — sabato, 12 maggio 2007 05:55 ciao sei molto carino.. ti farei una pompa molto volentieri
Andreas83....già mi fa schifo che porti il mio nome...per il resto... UCCIDITI
Andreas83....già mi fa schifo che porti il mio nome...per il resto... UCCIDITI
Se dovessi diventare ricchione …ho una pompa nel cassetto
…Yuppi!! #
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