L’ODIO (non pretendo di conoscere l'animo umano, ma dovete ammettere che ci studio la notte)
odiare - è dar troppa importanza all'odiato. Bernasconi, Ugo Parole alla buona gente. [Roncoroni] Il sentimento più appropriato di fronte all'altrui superiorità. Bierce, Ambrose Dizionario del diavolo, TEA, 1988, p. 128. Si odia chi si teme [Quem metuunt, oderunt]. Ennio cit. in Cicerone, De officiis. [Sordi] L'odio deve rendere produttivi. Altrimenti è più intelligente amare. Kraus, Karl Detti e contraddetti, Adelphi, 1992, p. 238. Il male che facciamo non ci attira tante persecuzioni e tanto odio quanto le nostre buone qualità. La Rochefoucauld, François de Massime, Rizzoli, Milano, 1992, p. 42 (29). Si odiano gli altri, perché si odia se stessi. Pavese, Cesare Il mestiere di vivere, Einaudi, Torino, 1952, p. 364. Chi odia non è mai solo: è in compagnia dell'essere che gli manca. Pavese, Cesare Il mestiere di vivere. [Rosti] Col tempo finiamo con l'odiare ciò che spesso temiamo. Shakespeare, William Antonio e Cleopatra: I, 3. L'odio non è meno volubile dell'amicizia. Vauvenargues Riflessioni e massime, TEA, Milano, 1989, p. 118.Basta parlare sempre d’amore…ora BASTA!!! Guardiamo insieme l’altra faccia della medaglia.Le frasi soprascritte hanno ognuno un fondamento di verità…ma nessuna definisce l’odio cme si deve. IL TERMINE ODIO rappresenta la totale e intensissima avversione verso qualcuno.È un termine conosciuto e usato. Per odiare non bisogna necessariamente essere CATTIVI…lo sapevate? Si prova odio anche per un amore respinto ad… es…cioè l’essere rifiutati fa scattare un sentimento di difesa che trasforma l’amore in repulsioneSi prova odio per chi è piu’ bravo di te e ti frega ad es. un posto di lavoro Si prova odio per chi direttamente ti fa del male. (in questo caso l’odio tende a diventare sentimento di VENDETTA).Per natura io non provo mai avversione verso nessuno…non riesco ad odiare nemmeno la mia ex… giudico quasi tutto un normale percorso di vita. E’ stupido odiare chi ti rifiuta….E’ stupido odiare chi ti fa del male per sbaglio.Sarebbe da buon CRISTIANO non odiare nemmeno chi ti fa del male direttamente.Chi di voi preferisce porgere l’altra guancia?Nella mia vita non ho mai porto l’altra guancia …ma per varie vicissitutidini c’è chi può dire di avermi arrecato danno…e il sottoscritto ha lasciato perdere la rivalsa perché no ne valeva la pena….ora MI ODIO per questo…anche uno schiaffo mi sarebbe bastato per evitarmi il bruciore di stomaco.la definizione che piu’ mi aggrada è questa di Primo Levi: < Non sono facile all'odio: lo ritengo un sentimento animalesco e rozzo e preferisco che le mie azioni e i miei pensieri, nel limite del possibile, nascano dalla ragione. Per questo motivo non ho mai coltivato l'odio come desiderio primitivo di rivalsa, di sofferenza inflitta al mio nemico vero o presunto, di vendetta privata. Devo aggiungere che, per quanto posso vedere, l'odio è un sentimento personale: è rivolto contro una persona, un nome o un viso.> Primo Levi scrisse anche :< Ma io non sono un fascista: io credo nella ragione e nella discussione come supremi strumenti di progresso, e perciò all'odio antepongo la giustizia.>I tempi son cambiati…io mi ritengo “ Fascista” ma in egual modo cerco giustizia.
Cos’è l’odio?
Innanzi tutto l'odio è un legame tra un individuo ed un altro. E’ quindi simile all'amore e, in quanto tale, altrettanto intenso. Se nell'amore una persona sente di aver bisogno dell’altra fino a pensare di non esistere senza di essa, quest’ultima diventa quasi un'ombra che lo segue. Così accade nell'odio: la persona odiata occupa lo spazio mentale, colui che odia non sa più considerare tutto ciò che rimane e si fissa sul suo oggetto di odio. Amore e odio sono quindi dei legami tra due persone che spesso risultano interscambiabili.Capirete quindi che il sentimento peggiore non è mai l’odio ma l’indifferenza. Per questo motivo ad esempio quando chiudo con qualcuno mi allontano e tendo a far finta che quella persona sia MORTA.Solo che l’indifferenza la puoi attuare quando la situazione con la persona che Odi non ha lasciato strascichi…o danni….morali e materiali. Tutti parlano dell'odio come di un sentimento che distrugge qualsiasi tipo di rapporto. Ma l'odio nei confronti delle ingiustizie potrebbe dare un contributo al miglioramento della società in quanto gestisce una forza pari a quella dell’amore.Per amore sono state fatte guerre…per l’odio sono state portate avanti. Quanti tipi di odio conosci? Andreoli ci illustra così: <Bisogna operare una distinzione tra l’odio individuale – quello provato da una persona che detesta un'altra persona - e l'odio sociale – presente tra i gruppi di una società. Per quanto riguarda il primo tipo, ci sono molte ragioni che possono far insorgere questo sentimento e sono legate, essenzialmente, alla propria esperienza e ai propri pregiudizi: la radice dell'odio individuale va ricercata nella storia delle singole persone. Quando, invece, andiamo ad analizzare gli odi sociali, razziali o, genericamente, tra i gruppi, abbiamo bisogno di confrontarci con la storia, ossia con una cultura che è stata imposta storicamente e che ha lasciato delle grosse ferite portatrici di odio. Credo abbiano ragione quanti dicono che la lotta tra due popolazioni o tra due classi di una stessa popolazione, non potrà mai risolversi con la guerra, perché quest’ultima creerebbe ulteriori ferite e porterebbe altro odio. L'odio tra nazioni - che le generazioni non più giovani hanno sentito e che spero voi sentiate molto di meno - ha una motivazione storica: chi ha vissuto l'esperienza della guerra – ho passato la mia infanzia durante la guerra - non c'è dubbio che si porti dietro dei ricordi che fomentano i pregiudizi. Per questo si parla di "cultura" del nemico: se in una società domina l'idea che chiunque non faccia parte del nostro clan è un potenziale nemico, ciò porterà ad un atteggiamento non solo di sfiducia, ma addirittura di odio. L'odio sociale si vince cambiando la cultura di una società.>Inoltre come se non bastasse l’odio sociale è da considerarsi “contagioso”…volete un esempio?Pensa ad uno stadio di domenica ed agli ultrà che lo popolano. Se ci mettessimo a parlare col singolo individuo che fa parte della Curva Sud - non so se dappertutto ci sia una Curva Sud, nella mia città è così –, egli affermerebbe di non odiare nessuno, ma se lo stesso individuo si ritrovasse nel bel mezzo di un forte scontro che coinvolge il suo gruppo, per lui tutto diventerebbe accettabile o giustificabile. Il singolo, all'interno di un gruppo è in possesso di un odio che risente di quello degli altri, come se questo sentimento fosse endemico. Ecco perché è necessario che ciascuno di voi stia molto attento a far sì che il proprio modo di sentire non venga scambiato con quello che è il modo di sentire del gruppo. teorema di ART41BIS: Quando un uomo subisce dei disagi procurati a causa di un altro uomo (o a causa di un altro gruppo di uomini), egli tende a massimizzare il pensiero negativo nei confronti di esso (essi). Corollario di ART41BIS:Chi ha subito può tenere in media 3 comportamenti:
1) Indifferenza (quando il danno non è profondo e a chi ha subito è venuto facile razionalizzare l’accaduto)
2) Ricerca di giustizia (quando il danno è stato sostanziale ma non talmente grosso da permetterti di ragionarci su e razionalizzare)
3) Desiderio di vendetta (questa è pericolosa…in quanto il danno è stato grosso…talmente grosso da non permetterti di razionalizzare). La vendetta non conosce confini…ne legali…ne di nessun tipo. In quest’ultima un uomo può perdersi o può rinascere.Spero di essere stato esaustivo e di avere commenti costruttivi .Ci vediamo al prossimo post.
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