mercoledì 4 luglio 2012
Assicurazioni a Barcellona Pozzo di Gotto. Il tasto dolente
Senza molte pretese ho deciso di trattare
questo triste argomento. Anche perchè siamo in un periodo di "tolleranza
zero" e per chi come me lavora in mezzo alle scartoffie può capitare di
perdere tempo e di far perdere tempo a chi , in questo momento, lavora
in campo assicurativo e ha le mani legate.
Innanzitutto vorrei spezzare una lancia i favore di quella percentuale
di Barcellonesi che come me è in prima classe e possibilmente non ha mai
avuto sinistri e si trova in una situazione squallida per colpa di
altri .
E' necessario che sappiate che la vostra compagnia, anche se chiude,
non può buttarvi fuori, tranne se non abbiate dei sinistri. Infatti nel
caso di sinistrosità può si cacciarvi o obbligarvi a pagare un premio
maggiore (qualora vogliate rimanere).
In caso contrario cioè se siete PRIMA CLASSE e semplicemente vi
sbattono fuori per "pulitura o cessione portafoglio" potete rivalervi
contro la compagnia principale e ottenere il reintegro piu' uno sconto .
Mi spiego : Se vi cacciano senza motivo, vi rivolgete al giudice ...
l'assicurazione per evitare il giudizio (che perderebbe) vi risarcirà
dei soldi pagati in piu' ,nell'altra assicurazione, e vi reintegrerà
con dei piccoli vantaggi . Naturalmente mi riferisco solo a chi non
abbia sinistri e a chi, magari, abbia un po di tempo da perdere.
Barcellona è davvero un terreno minato...le spese le fa il cittadino,
mentre i giornalisti criminalizzano tutta la città e insultano la
procura (a ragione o a torto non ci riguarda) dimenticandosi che per far
girare la macchina dei sinistri occorre complicità tra :
Assicuratori, Periti, Medici, Avvocati e Parti.
Mi Spiegate il cittadino medio cosa centra ? non trovate che sia molto
piu' giusto cambiare le leggi di gestione delle assicurazioni ? In
realtà le assicurazioni che tanto si lamentano, dopo aver fatto mangiare
per anni la gente menzionata sopra , ha deciso di tirare le redini e di
far pagare lo scotto a chi non centra.
Io penso che non sia colpa nostra se il LORO perito poteva essere
compiacente, se il LORO liquidatore si prendeva la percentuale , se
medici hanno dichiarato il falso o peggio se gli avvocati invece di fare
il loro lavoro organizzavano sinistri falsi compiendo reati e venendo
meno al loro codice deontologico.
in realtà quello che sta succedendo a Barcellona P.G. Non è
differente da quello che avviene a Napoli o a Palermo o anche a Milano.
La differenza sta nel fatto che qui in rapporto al numero della
popolazione la percentuale è maggiore. Badate bene che il conto è fatto
solo su BARCELLONA ... in realtà Barcellona comprende tutti i paesi
limitrofi (anche in comuni diversi) e parlo di Novara, Tripi,
Montalbano,Falcone, Furnari, Castroreale, e anche parte del Milazzese e
delle isole Eolie. Guardate che non è poco !!!
La legge spiega chiaramente che se l'assicurazione è presente sul
territorio ha l'obbligo di contrarre ma per condire la ciliegina
l'assicurazione non ha l'obbligo di stare sul territorio. In barba a
qualsiasi regola base sul rapporto costo/obbligatorietà è vero che il
cittadino ha l'obbligo di pagare l'assicurazione ma è assurdo che a
secondo della residenza cambi il costo !!!
La vigilanza spettava alle assicurazioni stesse e ai liquidatori da un
lato, mentre la pubblica amministrazione si doveva occupare dei
controlli generali tramite le forze di polizia.
Noi stiamo pagando lo scotto per colpa di gente che ha sempre LAVORATO
CON LE ASSICURAZIONI PER LE ASSICURAZIONI.
Inutile prendersela solo con gli avvocati o con la procura in generale.
Il giudice discute sulle carte... e sulle perizie non può sindacare
quello che formalmente è insindacabile. Bisognava attaccare la macchina
20 anni fa ... Quello che le assicurazioni stanno facendo adesso è
criminale sia per il cittadino onesto e sia per chi da tanti anni lavora
onestamente nel campo assicurativo. A Barcellona ne hanno fatto tutti
le spese. In primis la Nuova Tirrena o L'Aurora che erano tra le
agenzie piu' grosse presenti sul territorio.
Da quasi addetto ai lavori posso affermare che difficilmente si andrà
avanti ad oltranza per sviscerare i vecchi sinistri e vedere se erano
falsi o veri e questo per il principio base del "giudicato" . In
compenso possiamo sperare in una maggiore obiettività dei giudici in
futuro e magari che ci sia un po di malizia in piu' al momento della
liquidazione dei danni.
Vorrei far presente ai "giustizialisti" del momento che una cosa è la
giustizia e una cosa è la legge. Non è difficile che venga "indagato" un
innocente e non è impossibile che venga assolto un colpevole.
Ho visto su internet e sui giornali i nomi di tanti avvocati conosciuti
che sono indagati per lo scandalo sui sinistri falsi.
Non è reato per un avvocato seguire un sinistro tranne che non sia
palesemente a conoscenza del fatto che sia falso. L'avvocato è un
tramite. Come dicevo prima è una macchina ...che andrebbe distrutta
gradatamente. Accusare un avvocato è gravissimo ma qualora l'avvocato
dovesse essere colpevole è disastroso. L'avvocato dovrebbe in primis
avere l'obbligo di verità. Tutto questo è stato superato dalle necessità
politiche e dal Dio denaro. Dov'è la deontologia ?
Pochi restano ad essere integri e onesti , i piu' coprono oscuri
interessi siano interessi politici , sia per la semplice pagnotta e
questo in TUTTO non solo sul campo assicurativo.
Per mia fortuna frequento uno studio che difficilmente tratta sinistri
auto. Il mio problema reale è dover spendere 800 euro per assicurare la
seconda moto quando con la stessa potrei farci massimo 3.000 km in un
anno.
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